ANIMATORI NON SI NASCE MA SI DIVENTA
Abbiamo celebrato, domenica scorsa nella festa dei santi Martiri, il sacramento della Confermazione o Cresima. Ringraziamo il Vescovo Giuseppe per la sua presenza e per le sue parole d’incoraggiamento ai ragazzi, ai genitori e ai padrini. In modo particolare poi diciamo il nostro grazie a don Enrico e ai catechisti che in questi anni hanno accompagnato con passione e competenza i giovani a questo incontro con lo Spirito Santo. Quello che durante il percorso di preparazione è stato ribadito con più insistenza è che con la Cresima si conclude un periodo ma si apre e si inizia una nuova stagione nel percorso formativo dei cresimati, un periodo che va sotto il nome di proposte di servizio. Si chiede ai ragazzi di scegliere di dedicare del tempo e della disponibilità per l’animazione in oratorio, la catechesi, l’esperienza associativa negli Scout o nell’Azione Cattolica, per aiutare i ragazzi più piccoli nel doposcuola, per aiutare i più poveri della nostra comunità nella caritas parrocchiale, per offrire il proprio servizio nella liturgia con i ministranti, il gruppo lettori o il coro… Il servizio nella comunità, porta il ragazzo a crescere come persona e ad arricchire positivamente l’immagine che egli ha di se stesso. Tutto questo chiede una continua preparazione, fatta di nuove conoscenze, di nuove esperienze, valutazioni e convincimenti. Così c’è l’esigenza di ricercare e approfondire le motivazioni che stanno alla base di questo servizio “educativo”. Queste motivazioni si evolvono a mano a mano che egli fa’ strada a fianco degli altri animatori. Riscrivere pazientemente le proprie motivazioni non è facile. C’è sempre il rischio di lasciarsi prendere dalla routine quotidiana, dal ripetere proposte vecchie, di non saper più che cosa ci si attende da questo lavoro, anche faticoso ma affascinante. Ecco perché è indispensabile che non si tralasci di partecipare agli incontri che di volta in volta durante l’anno vengono proposti in oratorio per approfondire le motivazioni, per imparare a lavorare insieme per progetti, ma e soprattutto per vivere nell’amicizia di Dio e degli altri animatori questa particolare stagione della vita dopo la Cresima. L’animatore è una persona che testimonia i valori perché ne ha fatto esperienza concreta; è un modo di vivere la vita che la rende bella e significativa. L’augurio che come comunità ci sentiamo di fare ai 59 ragazzi che hanno celebrato la Cresima domenica scorsa e agli 8 di Sindacale che la riceveranno tra meno di un mese è che possano capire e sperimentare quanto sia positivo e arricchente mettersi a servizio nella comunità e che in fondo vale proprio la pena di provare e di buttarsi. Accanto, anche se un po’ discosti, ci siano i genitori e i padrini a incoraggiare e sostenere. Lo Spirito Santo, dono che hanno ricevuto nella Cresima, sarà loro consigliere e forza. Perché animatori non si nasce ma, con l’aiuto di Dio e degli altri, si diventa.
Don Natale