I primi contatti della parrocchia con la Romania risalgono agli anni Novanta quando fece servizio presso di noi don Antonio Sabuanu, proveniente dalla diocesi di Iasi. Sapevamo molto poco della sua storia e del suo paese e, al suo rientro a casa, abbiamo mantenuto dei contatti sporadici, resi difficili dalla situazione politica rumena. Questo primo contatto fu però seguito dalla presenza, qualche anno dopo, di una suora rumena nella comunità delle suore della Provvidenza. Suor Cristina Danca ha svolto un servizio prezioso in parrocchia e come insegnante alla scuola materna e ha lasciato un bellissimo ricordo di se al rientro in patria. Dopo molti contatti telefonici con suor Cristina, nel 2007 Rita Cusan, responsabile del Gruppo Missioni Concordia, si recò in Romania per rendersi conto di persona della situazione del Paese e soprattutto per conoscere i reali bisogni della chiesa locale. Nel corso del viaggio conobbe Adriano e Roberto (responsabili del progetto di Aiuto alle suore della Provvidenza della parrocchia di Cormons) e don Claudio Istoc (Responsabile per le missioni della diocesi di Iasi).
Nel corso del viaggio Rita incontrò molte persone anziane e abbandonate a se stesse, molte famiglie in difficoltà, e don Antonio Danca, un sacerdote che aveva vissuto la persecuzione del regime. Rientrando in Italia e portando la sua testimonianza al parroco don Pierluigi Mascherin, Rita ricevette il mandato di inviare piccoli aiuti alle situazioni più difficili. Da quel momento iniziò una fitta serie di telefonate con richieste e risposte che si trasformavano in materiali da reperire e raccogliere in Italia per poi essere spediti via TIR. Questi primi aiuti, organizzati tramite il gruppo di Cormons, divennero ben presto consistenti e la parrocchia iniziò ad organizzarsi autonomamente.
Nella nostra parrocchia Santo Stefano di Concordia, in quel periodo, svolgeva un prezioso servizio di aiuto e supporto alle attività pastorali un sacerdote africano, don Brice. Egli però aveva concluso i suoi anni di formazione in Italia e doveva salutare la parrocchia per rientrare in Congo. In quel momento al nostro parroco, don Pierluigi, nacque l’idea di chiedere aiuto alla chiesa rumena. Grazie ai racconti dei sacerdoti e delle suore rumene conosciuti in questi anni, sapevamo che nel seminario di Iasi c’erano molti seminaristi; allora il parroco decise di parlare a don Claudio della possibilità di ricevere un aiuto da uno dei sacerdoti rumeni che stavano ultimando gli studi in Italia. In breve tempo questo dialogo tra i due sacerdoti coinvolse i rispettivi vescovi delle diocesi di Concordia-Pordenone e di Iasi fino a far nascere un vero e proprio gemellaggio che coinvolge non solo la nostra parrocchia ma la diocesi tutta. Tra i frutti di questo gemellaggio c’è il prezioso aiuto che don Romeo, originario di Roman, ha dato ai nostri sacerdoti. Per alcuni anni questo sacerdote rumeno ha studiato a Roma ed è venuto a Concordia nei tempi forti (a Natale e a Pasqua) e nel periodo estivo per svolgere il suo servizio nelle Parrocchie di Santo Stefano, San Giuseppe e San Pio X°.
Abbiamo avuto anche l’onore e la gioia di ricevere la presenza di sua eccellenza il vescovo ausiliare Aurelio Percӑ. In quella circostanza il vescovo, qui a Concordia, poté celebrare l’eucarestia nella nostra Chiesa Cattedrale e si fermò ad incontrare il Gruppo missionario e la comunità tutta, incoraggiandoci e invitandoci in Romania. Abbiamo accolto più volte l’invito del vescovo Percӑ. Alcuni membri del Gruppo Missionario, il noviziato Agesci dell’anno 2010, il nuovo parroco don Livio Corazza si sono recati in Romania.
Nel corso dei nostri viaggi abbiamo incontrato molti sacerdoti tra cui, sin dall’inizio, don Michele responsabile dell’ospedale di Barticesti. Con lui abbiamo cercato di fare qualche piccolo progetto per l’ampliamento dell’ospedale e per la fornitura di medicine e altre cose di piccola necessità.
Di tutto questo siamo grati al Signore. Siamo grati in particolar modo a don Claudio Istoc che con grande pazienza ci ha fatto visitare e conoscere tutto. Grazie di cuore.