Mi confidava tempo fa una signora: “Io ho avvisato i miei figli e tutti quelli che mi conoscono sanno che non voglio essere disturbata dalle 18,00 alle 18,30 perché per Televisione io recito il Santo Rosario con Lourdes”. Così ciò che una volta era appuntamento fisso nelle famiglie e prima ancora nelle stalle, perché era l’unico luogo riscaldato nei freddi inverni di un tempo, oggi è sostituito dalla televisione e c’è da ringraziare per questo servizio. Certo l’invito è perché in ogni famiglia si trovi un momento, magari davanti ad un’immagine della Beata Vergine Maria, per una preghiera (se non tutto completo il rosario) perché la Madonna ci protegga e ci porti sempre Gesù e da Gesù. Anche nelle tradizioni dei nostri paesi c’era un appuntamento fisso e molto partecipato era la processione con la statua della Madonna per le vie del paese. Per le vie poi dove doveva passare la processione ogni balcone era coperto di fiori e chi non aveva drappi preziosi tirava fuori i copriletti più belli e li stendeva sui davanzali per dire la propria partecipazione e onorare così il passaggio della statua della Madonna. Un tempo poi erano i giovanotti (in genere infatti era privilegio dei coscritti dell’anno di portare la statua della Madonna) oggi siamo costretti a sostituirli con un carrettino che, sia pure con tutti i suoi begli addobbi ma non è la stessa cosa. Così come la partecipazione alla processione non è più così corale come un tempo adesso ci sono brave persone che per devozione e convinzione accompagnano pregando e cantando la Madonna nel suo passaggio per le nostre vie, ma sempre meno e soprattutto con l’assenza dei ragazzi e giovani. Ricordo un fatto: tanto tempo fa proprio alla processione della Madonna del Rosario una signora che aveva partecipato alla santa Messa mi aveva avvisato che non sarebbe potuta venire in processione a causa della sua malattia perché faceva fatica a camminare. Ma quando con la processione abbiamo fatto inversione di marcia per ritornare verso la chiesa mi sono accorto che molto indietro, accompagnata da due sue amiche, veniva avanti adagio anche quella signora malata. Così preso da ammirazione e commosso per la tenacia e la devozione di questa signora ho inventato una sosta a metà strada per una riflessione e una preghiera in modo da permettere anche a loro di unirsi alla processione. Questo fatto mi viene in mente quando faccio le processioni e istintivamente mi viene da inventare ogni volta una sosta per permettere a tutti coloro che non ci sono di unirsi alla processione e poi comunque di poterli portare tutti con noi dietro la statua della Madonna che come Madre tutti ci accoglie sotto il suo materno manto. “Il 21 novembre 1964 Papa san Paolo VI ebbe un’ispirazione e dichiarò: ‘La Madonna è madre della Chiesa’”. “Tutti i padri conciliari si alzarono in piedi e ci fu un applauso scrosciante”. Un applauso a Maria Madre di tutti noi. “Non v’è dubbio – diceva il papa – che la Corona del Rosario della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci preghiere che la famiglia cristiana è invitata a recitare insieme. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita“. Che l’auspicio del Papa diventi attuazione anche nelle nostre famiglie.
“O Maria, Madre di Cristo e Madre nostra, accogli l’omaggio
di devozione e di fedeltà, che a te presentiamo.
Confermiamo davanti a te, Vergine Mari, la nostra fede,
conforta la nostra speranza, riaccendi la nostra carità.
Conserva, o Madonna dolcissima, la Tua protezione sulle nostre famiglie,
sulla nostra Unità pastorale concordiese e su ciascuno di noi. Amen”
don Natale