“Finalmente”, detto forse un po’ sottovoce da parte dei ragazzi, ma certamente con grande convinzione da parte dei genitori e adulti: “finalmente ricomincia la scuola dopo una lunghissima vacanza”. Riflettendo non si può che rallegrarci di questo inizio, sia pure con qualche trepidazione e incertezza, infatti la scuola è importante per l’educazione non solo culturale ma anche e soprattutto umana per la formazione di un carattere, per l’acquisizione di quelle capacita che ci abilitano a relazioni positive con le persone: insomma la scuola ci aiuta a divenire bravi uomini e donne e bravi cittadini del mondo.
Ricordiamo quello che è stato per ciascuno di noi il primo giorno di scuola, con quanta apprensione e titubanza abbiamo messo piede nelle aule scolastiche, per me erano le “scue vecie”, la conoscenza con il maestro, il mio maestro di cognome faceva Lasicic e veniva ogni giorno da Gorizia. Ricordo le ampie aule e la stufa color mattone che cercava di scaldare ma non ci riusciva se non debolmente. Ricordo che eravamo divisi in classe maschili e femminili e che il momento più bello era quello della ricreazione sotto gli alberi di abete a giocare con quello che era una specie di pallone, ma ci bastava per scatenarci. Ricordo che il maestro sapeva suonare la fisarmonica e ogni tanto ci faceva cantare le canzoni dei nostri soldati durante la guerra, ma noi cantavamo senza capire quello che era il dramma, la nostalgia e la tristezza che esse contenevano, ricordo…
Oggi voglio rivolgere, anche da questo foglio, l’augurio di un buon inizio dell’anno scolastico agli studenti e agli alunni, invitandoli ad attenersi con responsabilità alle regole che verranno loro richieste per il bene loro e di tutti. Dire un grande grazie agli insegnanti e a tutto il personale della scuola di ogni ordine e grado. E un incoraggiamento ai genitori perché sostengano soprattutto con la costanza della loro presenza e del loro interessamento questo fondamentale servizio per i loro figli.
Rivolgo poi un invito a tutti: VENERDÌ 18 SETTEMBRE la chiesa festeggia san Giuseppe da Copertino patrono degli studenti CELEBREREMO UNA SANTA MESSA ALLE ORE 18,30 IN CATTEDRALE dove pregheremo e chiederemo la benedizione del Signore per il nuovo anno scolastico.
Vorrei ora che si potesse dire, a breve, “Finalmente riprende anche il catechismo” e la celebrazione di quei sacramenti che erano stati previsti, come la prima Comunione e la Cresima, e che il virus Covid-19 ci aveva impedito di celebrare alle date concordate. Nel fissare le nuove date sappiamo di non poter soddisfare le esigenze di tutti, ma come abbiamo ormai ripetuto come un ritornello dobbiamo ricordare che non sarà più come prima.
Avremmo modi di incontrare i genitori per predisporre l’inizio del percorso di catechismo che dovremmo chiamare meglio “percorso di evangelizzazione” per indicare che tutti abbiamo bisogno di metterci in cammino dietro il Signore Gesù seguendo il suo Vangelo e cercare di tradurlo nella vita di ogni giorno con atti di amore e di servizio verso il prossimo.
Ringrazio i genitori ai quali compete in primo la responsabilità e, spero anche, la gioia dell’annuncio cristiano ai loro figli, avremmo modo di concordare con loro un percorso in famiglia perché i figli possano acquisire lì buone abitudini di vita cristiana.
Ringrazio di cuore i catechisti perché mettono a disposizione nel loro servizio non solo competenza e preparazione ma anche generosità ed entusiasmo nel trasmettere la bella notizia del Vangelo. Dobbiamo essere certi che anche in questi tempi il Signore accompagna noi, suo popolo, perché lo sentiamo vicino come nostro Padre e Pastore.
Adesso si tratta di avere il coraggio di prendere l’iniziativa e di metterci tutti in cammino senza lasciarci schiacciare dalle situazioni che si sono create, ma affrontarle con fiducia e serenità. Siamo chiamati ad essere una chiesa dalle porte aperte, capace di prendere iniziative, di lasciarci coinvolgere e di accompagnare il nostro cammino affidandoci nella preghiera al Signore.
Nel suo Nome ripartiamo insieme. don Natale