Si conclude con questa domenica, solennità di Cristo re dell’Universo, l’anno liturgico e ci prepariamo a iniziare, con l’avvento, un nuovo anno nel Signore Gesù. La saggezza raccomanda che alla fine di un periodo si faccia un po’ di verifica e si tracci un bilancio del periodo trascorso. Quello che immediatamente ci viene da dire è che non vediamo l’ora che quest’anno finisca presto perché direttamente o indirettamente siamo stati tutti “contagiati” dal quel virus che abbiamo imparato a conoscere con il nome di Covid 19. Esso è penetrato subdolamente in oggi ganglio della nostra vita, delle nostre attività e l’ha tutta infestata e segnata di tristezza, smarrimento e paura e sinceramente non abbiamo bisogno di incupirci ancora di più con tanti ragionamenti e commenti, già ci bastano e ci avanzano quelli che con insistenza martellante ci propinano stampa e mezzi di comunicazione, basta! Usiamo la prudenza, il rispetto delle regole, la carità fraterna e proviamo ad andare avanti con fiducia. Mi vengono in aiuto da una parte la festa della Madonna della Salute del 21 novembre e l’ultima catechesi del papa Francesco sulla preghiera che prende come punto di riferimento la Vergine Maria e la chiama Donna Orante: “Donna che prega”. Sono andato a vedere un po’ di storia della Madonna della Salute che è particolarmente legata a Venezia e quindi anche alle nostre zone.
La festa della Madonna della Salute trae origine da un avvenimento di quasi quattro secoli fa. Esattamente nell’anno 1630 quando la Repubblica Serenissima fece voto alla Vergine Maria di erigere una nuova chiesa. Fu intitolata a “S. Maria della Salute” e affidata per la costruzione a Baldassarre Longhena. Fu eretta a conclusione della drammatica prova rappresentata dalla forte pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare. Tra il 1630 e il 1631, infatti, una grande peste colpì duramente la popolazione veneziana (80.000 morti su 150.000 residenti). Ciò suggerì la costruzione dell’imponente chiesa barocca per sciogliere il voto fatto dal Doge e dal Patriarca di Venezia per la salvezza della città e la liberazione dal male. Si racconta che la peste fu portata a Venezia da un ambasciatore del conte di Mantova (dove i Lanzichenecchi avevano appena importato il morbo) nel giugno 1630. La progressione del male fu inevitabile e rapidissima. Il Patriarca Giovanni Tiepolo e il Doge Nicolò Contarini ordinarono preghiere e che si compisse per 15 sabati una processione penitenziale in tutta la città e si innalzasse un tempio “alla Vergine Santissima, intitolandola Santa Maria della Salute per chiedere la fine del flagello. Un voto che ogni anno si ripete dai veneziani e da tanti che si uniscono a loro.
Nella sua catechesi del mercoledì papa Francesco così si è espresso nei confronti della preghiera di Maria: “La preghiera sa ammansire l’inquietudine. Questa inquietudine ci fa male, e la preghiera sa ammansire l’inquietudine, sa trasformarla in disponibilità. Quando sono inquieto, prego e la preghiera mi apre il cuore e mi fa disponibile alla volontà di Dio. La Vergine Maria, ha saputo respingere la paura, pur presagendo che il suo “sì” le avrebbe procurato delle prove molto dure. Se nella preghiera comprendiamo che ogni giorno donato da Dio è una chiamata, allora allarghiamo il cuore e accogliamo tutto. Questo è l’importante: chiedere al Signore la sua presenza a ogni passo del nostro cammino: che non ci lasci soli, che non ci abbandoni nella tentazione, che non ci abbandoni nei momenti brutti. Quel finale del Padre Nostro è così: la grazia che Gesù stesso ci ha insegnato di chiedere al Signore”. Impariamo da Maria a pregare e a chiedere la sua intercessione in questo tempo di prova e di grande turbamento. Invochiamola con fiducia e affetto di figli: “Madonna della Salute prega per noi”
PS.: Nel tempo d’avvento don Federico ci farà dono ogni settimana di una riflessione sulla Parola di Dio che noi condivideremo davanti a Gesù Eucaristia dalle 20,30 alle 21,30. Per dare la possibilità a tutti di partecipare anche a quelli che non se la sentono di uscire di casa tutto sarà trasmesso in streaming.
Questa settimana l’appuntamento sarà per MERCOLEDì 25 NOVEMBRE IN CATTEDRALE ORE 20,30.
don Natale