3 marzo 2019- E SE ANCH’IO AVESSI BISOGNO DELLA QUARESIMA?

E SE ANCH’IO AVESSI BISOGNO DELLA QUARESIMA?

Sì credo proprio di sì almeno io ho bisogno della Quaresima.

Perché ho bisogno di questo tempo di 40 giorni per prepararmi passo dopo passo alla gioia e alla festa della Pasqua. La Quaresima infatti non è un tempo di tristezza e di mortificazione vuota, ma è un allenamento, l’allenamento dello spirito che ha bisogno di temprarsi e di rendersi vigilante ed attento nel camminare dietro al Signore Gesù che a noi come ai discepoli ripete: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. (Mt. 16, 25). A questo proposito voglio raccontarvi un episodio successo in un monastero di questo mondo:

Un giorno l’abate del monastero chiamò a raccolta i suoi monaci e fece loro questa proposta: ”Cosa ne dite se, per questa Quaresima, ciascuno prende un libro dalla nostra biblioteca, lo legge e poi lo presenta nel tempo di Quaresima come meditazione e insegnamento spirituale a tutti gli altri?”. I monaci approvarono la proposta con entusiasmo e immediatamente, forti dell’obbedienza, si precipitarono nella biblioteca dell’abbazia per scegliere il libro da leggere e poi presentarlo agli altri monaci. L’abate si era fermato sulla porta della biblioteca e man mano che i monaci passavano di lì, portando il libro scelto, egli approvava, incoraggiava, avvertiva dava insomma dei suggerimenti riguardanti i libri scelti. Per ultimo arrivò anche padre Anselmo il monaco più anziano di tutti e procedeva lento, lento tenendo le mani sotto la tonaca. Quando finalmente arrivò anche lui alla porta della biblioteca  l’abate gli si rivolse con un sorriso e chiese: ”Anche voi, padre Anselmo, avete scelto un libro?”.  “Certo” rispose prontamente padre Anselmo, ma teneva sempre le mani sotto la tonaca. Incuriosito l’abate insistette: ”E che libro avete scelto?”. “Oh! – ripose padre Anselmo – è il libro dove c’è scritto tutto quello che è importante sapere per camminare verso la santità”. Ancora più incuriosito l’abate chiese: ”E qual è questo libro così importante per camminare verso la santità?”. Lentamente, ma molto lentamente padre Anselmo tirò fuori le mani da sotto la tonaca e poi lentamente, lentamente le aprì mostrando allora sul palmo della mano un piccolo Crocifisso. L’abate un po’ perplesso e deluso insistette :”Ma padre si era detto un libro, qui nel Crocifisso non c’è niente da leggere”. Il vecchio padre Anselmo alzò lentamente gli occhi limpidi  verso l’abate  e con grande rispetto ma chiaramente rispose: “ Qui,  sul Crocifisso, a leggere bene, c’è scritto la verità più importante. C’è scritto quanto il Signore Gesù ci ha amato  e come anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Questa infatti  è la via che ci porta alla santità”. 

Carissimi, impariamo anche noi, in questa Quaresima, a leggere il Crocifisso. Don Federico ogni giovedì sera nelle Stazioni Quaresimali, ci guiderà commentando un brano della Passione del Signore Gesù secondo l’Evangelista Giovanni e così saremo invitati a leggervi quella che è la via verso la santità.

Contemplare come Gesù ci ha amati nella sua passione e morte e cercare di amarci tra di noi come Lui ci ha insegnato è questa la via alla santità, che poi è la  via verso la Pasqua a cui tutti siamo chiamati a tendere  nella gioia della risurrezione.

Nel tradurre concretamente l’amore verso gli altri ci sono tante forme: da un gesto di gentilezza, ad una parola buona e di incoraggiamento, dall’offrire al vicino di casa una porzione di quella pietanza che ti è proprio venuta bene, dal far visita per far sentire meno la solitudine a chi non ha nessuno che gli faccia compagnia, dalla accoglienza benevola all’aiuto solidale e poi…  possiamo almeno rivolgere davanti al Crocifisso una preghiera per chi è nella tristezza e ha bisogno di ritrovare l’amicizia con il Signore nel suo perdono:  ecco la via alla santità.

E sì io credo che proprio abbiamo tutti bisogno della Quaresima.                  

Don Natale